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TOGNELLA E CARLI

TOGNELLACARLI

 

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Alla fine del XIX secolo, il Brasile iniziò una politica di incoraggiamento all'immigrazione straniera, principalmente europea, per far fronte alla mancanza di manodopera dal 1892 al 1897, poiché con l'abolizione della schiavitù, i neri erano liberi e gli agricoltori cercavano manodopera. del lavoro. Gli stati di MG e SP sono stati aiutati dal governo centrale. Il governo di MG creò una sovrintendenza a Genova, Parigi e Lisbona, gli emigranti dal nord Italia, soprattutto dal Veneto, erano i più ricercati perché avevano attitudine all'agricoltura. Fattori interni aggravanti in Italia, come la fame che devasta il nord del paese, l’aumento delle tasse e la disoccupazione hanno spinto molti italiani a lasciare il paese. Il governo italiano approfittò della situazione per collocare prigionieri anarchici sulle navi dirette in Brasile.

 

Gli immigrati arrivati qui, spinti dal sogno di una vita migliore e in fuga dai conflitti europei, sono sbarcati nei porti di Rio de Janeiro, San Paolo ed Espírito Santo, per lo più provenienti dall'Italia, altri in minor numero dalla Spagna, dal Portogallo e altri Paesi europei Le navi che trasportavano gli immigrati erano ex navi di schiavi. Le malattie erano comuni sulla nave, come la Morte Nera. Il viaggio durò 30 giorni e molti immigrati cambiarono nome durante il viaggio.

 

Attraverso il porto di Rio de Janeiro, molti furono inviati all'Hospedaria Horta Barbosa a Juiz de Fora, dove le famiglie furono registrate e rimasero per un massimo di 5 giorni. Le condizioni dell'ostello erano molto precarie. In quel luogo si decidevano i destini delle famiglie: chi veniva assunto per lavorare nelle piantagioni di caffè oppure chi aveva dei risparmi partiva per un luogo dove poter avviare un'attività in proprio. Nelle locande i contadini cercavano lavoratori per le loro piantagioni. I bambini hanno iniziato a lavorare all'età di 8 anni nella piantagione di caffè. I matrimoni si celebravano nei mesi di settembre, ottobre e novembre oppure nel mese di maggio, a causa della fine del raccolto e quando si riceveva il pagamento.

 

Lo stato di Minas Gerais cominciò ad accogliere gli immigrati nella città di Juiz de Fora, poi si stabilirono grandi colonie italiane nelle città di Barbacena e São João Del Rei. Molti proprietari terrieri di Minas Gerais non gradivano gli immigrati, rendendo possibile il trasferimento in altri paesi. regioni come San Paolo, nel sud del paese e alcuni diretti in Argentina.

 

Durante la seconda guerra mondiale, l'allora presidente della repubblica Getúlio Vargas si unì agli alleati e, poiché l'Italia appoggiava la Germania nazista, gli italiani che si trovavano qui cambiarono nome per paura di essere perseguitati. Tra gli immigrati arrivati qui ci sono i Tognella e i Carli, due famiglie venute in Brasile fuggendo dall'Italia in cerca di una vita migliore.

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